Banda tradizionale, come iniziare ?

Marchingband.it, pur essendo un media dedicato alle marching band ha un pubblico che non appartiene esclusivamente all'ambito del marching italiano, ma coinvolge anche appassionati di musica (in generale) oltre ad una nutrita rappresentanza di lettori appartenenti (con vari ruoli e a vario titolo) al mondo bandistico tradizionale.
Questo articolo lo vorremmo dedicare proprio a questi ultimi. 
Riflettendo su come in Italia si è evoluto il mondo marching dai suoi inizi (2003) ad oggi, ci si rende conto di come, dopo i primi 4/5 anni, il coinvolgimento dei gruppi tradizionali sia via via scemato. Parliamo di gruppi completi non di formazioni Color Guard o Indoor percussion.
All'inizio, ad eccezione di Triuggio e Millennium  (gruppi che nascono già come marching band) i gruppi affacciatisi al nuovo modo di interpretare la banda arrivavano dalla conversione di bande tradizionali: Lonate Ceppino, Mosson, Cornfield, Brianza PB ai quali si aggiunsero, Amaseno, General Vincent, Bedizzole, Academy Parade Band. Tutte formazioni che tutt'oggi risultano presenti attivamente nel panorama italiano, e che comunque partecipano agli eventi nazionali o internazionali. 

Abbiamo cercato di comprendere le ragioni per le quali da qualche anno l'interesse di bande tradizionali verso il marching style si sia fermato: di questo ne parleremo in un prossimo articolo, perchè ora vogliamo concentrarci sul percorso da fare quando si parte da zero, cioè da una formazione di banda in senso tradizionale.
Iniziare un percorso per giungere ad avere una formazione marching di livello base, ben impostata nei fondamentali di parata, che cura l’aspetto formale (visual) e musica in movimento, non è assolutamente complicato, non è difficile ne tantomeno impossibile: basta volerlo e mettersi nella condizione di voler imparare qualcosa di nuovo, interessante, e che a conti fatti, costituirebbe  veramente un arricchimento culturale per il sodalizio e i suoi componenti.

Capita spesso di sentir parlare di formazioni bandistiche tradizionali che operano con difficoltà sia nel concerto che nella sfilata/parata (civile, religiosa, festosa) e che hanno difficoltà di reclutamento con organici che tendono ad invecchiare, e giovani che una volta arrivati in banda durano solo pochi anni se non mesi.

Perchè allora non proporre qualcosa di veramente nuovo? Lavorare per un semplice progetto marching porterebbe in tutto l'ambiente una ventata di novità. La voglia di scoprire che suonare all'aperto e in movimento può dare le stesse soddisfazioni, se non maggiori, del suonare seduti su un palco, potrebbe essere uno stimolo davvero fantastico per ridare vigore e ringiovanire formazioni alla ricerca di nuovi stimoli.

Diciamo anche che marching è assolutamente sinonimo di banda. La banda infatti nasce per due ragioni: sfilare ed eseguire concerti. Oggi invece pare quasi che della prima ragione, quella dello sfilare, ce ne siamo del tutto o quasi dimenticati.
Quindi, rivolgendoci ai lettori appartenenti alle bande tradizionali, ci sentiamo di esortare a provare l'esperienza marching. Fatelo senza timore, chi ci ha provato e lo ha fatto con serietà, oggi difficilmente tornerebbe indietro.
Rivolgetevi a chi il marching già lo pratica oppure contattate l'associazione IMSB, scoprirete che un'altro modo di vivere la banda esiste e funziona.

Nella foto, l'Academy Parade Band durante un recente carnevale, in assetto da parata. (fonte Instagram)