Intervista a Marco Janssen

Lo scorso mese di settembre durante le finale DCE, abbiamo avuto modo di vedere da vicino come funziona la macchina organizzativa del più grande ed importante evento continentale competitivo, dedicato al mondo dei Drum Corps.

Grazie alla gentilezza e alla disponibilità di Marco Jansen (DCE board), abbiamo anche potuto vedere il dietro le quinte della "macchina" comunicativa che il DCE mette in campo per l'evento.

Da qui l'idea di proporre a Marco una intervista con lo scopo di informare gli appasionati italiani su come viene gestito il più grande evento di competizione marching europeo.

E allora .. cominciamo!

Ciao Marco, innanzitutto raccontaci qualcosa di te. Quando e come la tua passione per i drum corps è nata?

Prima di tutto, grazie per questa intervista. Mi fa davvero piacere parlarvi del webcast DCE.

Nel 1982 il Corps Director di un nuovo gruppo, i Blue Spirit Drum & Bugle Corps di Middelburg (Olanda) chiese a me e a mio fratello Erik di unirsi al gruppo. Accettammo, ed entrammo come componenti della sezione brass. Ci è piaciuto moltissimo! Il grande battage pubblicitario che dagli USA giungeva in Europa in quel periodo e tutti quei "pazzi" fans dei Drum Corps che incontravamo, tutto era semplicemente incredibile e così ci siamo innamorati di questa attività. Nel 1989, io ed Erik siamo entrati a far parte dello staff dei Blue Spirit, poi nel 1989 io sono entrato a fare parte anche del Board (direttivo). Nel 1998 i Blue Stars si sono fusi con Juliana D&BC e per un anno ho marciato con loro.

Da quando sei coinvolto nel Drum corps Europe e in quale ruolo?

Durante l'anno nel quale ho marciato con Juliana, ho compreso che in Europa serviva qualcosa di nuovo che potesse assicurarne il futuro. L'idea del Drum Corps Europe era nata. DCE ufficialmente partì nel 2000, con molti degli ex componenti di Blue Spirit. Il vantaggio di dare il via ad un'organizzazione con persone che hanno marciato "on the field", è che si conosce già cosa è importante per i componenti e come si possono favorire nel miglior modo possibile. La filosofia del DCE era semplice: creare una piattaforma per la competizione per i gruppi europei senza tutte quelle regole e regolamenti presenti in altre organizzazioni. Abbiamo voluto mantenerlo semplice, con il minor numero di regole possibili.

Immaginiamo che l'organizzazione delle finali del campionato richieda un notevole impegno: quante sono le persone coinvolte e in quali ruoli?

Lo staff DCE in realtà non è così grande come si potrebbe immaginare, parliamo di circa 25 persone, le quali prendono in consegna cose come la vendita dei biglietti, l'help desk, relazione con i gruppi, gestione del campo, tabulazioni, catering, pubbliche relazioni, finanza, alloggio degli ospiti, annunci eccetera. Comunque, se includiamo anche i giudici, il team del Video Vault e le persone che lavorano con noi durante il campionato DCE (come gli addetti allo stadio o gli addetti al pronto soccorso) siamo ad un totale di circa 100 persone. Per il webcast abbiamo circa 20 persone coinvolte, compreso un direttore, cameramen, mixatori, addetti all'audio, coordinatore del webcast, post production manager, social media manager, download manager, produzione sul campo, studio manager, webcast hosts and analysts. Sono TUTTI VOLONTARI in quanto non abbiamo le risorse per pagare nessuno, fatta eccezione per le spese dell'albergo e i pasti. E' fantastico avere così tante persone nel nostro team, coinvolte e che lavorano così duramente.

In merito all'evento e al webcast, come viene definito il format del giorno. Quanto tempo e quanti incontri servono.

EVENTO: la preparazione per il nuovo campionato comincia più o meno due settimane dopo l'ultimo evento. Valutiamo l'evento appena trascorso: cosa è andato bene, cosa può essere migliorato? Dopodiché iniziamo la preparazione per le iscrizioni (n.d.r al prossimo campionato) che parte sempre dal 1 novembre. Durante l'inverno e la primavera  facciamo una "conference call" via skype al mese. Ognuno nel direttivo ha il proprio compito, inoltre utilizziamo un sistema online di "task management system" per avere una panoramica su "chi fa cosa", quali attività sono state completate quali sono in sviluppo e quali sono nuove. Durante l'estate la frequenza delle "conference call" aumenta ad una alla settimana (o anche due se necessario) fino alla data dell'evento. Durante il weekend del campionato il venerdì viene speso per tutti i preparativi all'interno dello stadio. Il giorno del campionato ha poi un format piuttosto fisso, si comincia con i preliminari della Premier Class, seguiti dalla finale della Junior Class per chiudere con le finali della Premier Class. Questa impostazione, sembra che funzioni bene sotto il profilo dello sviluppo di un crescente interesse durante il giorno dell'evento.

WEBCAST: la preparazione del webcast comincia di solito in marzo/aprile. Ogni anno pensiamo a nuove idee da apportare al format, a quali argomenti trattare, a quali ospiti coinvolgere per le interviste in studio e sul campo, tutto questo genere di cose. Durante l'estate poi, tutte le idee vengono concretizzate. Registriamo dei video clips riguardanti le cose accadute durante la stagione o altri argomenti interessanti. Viene redatto un copione con le indicazioni dettagliate al minuto delle attività del giorno dell'evento, controlliamo tutte le attrezzature, i cavi e gli accessori fissandoli la dove necessario: prepariamo tutte le animazioni i video commerciali degli sponsor e i video dei gruppi. Tutti i gruppi che partecipano al DCE hanno a disposizione un spazio libero durante il webcast tramite il quale possono promuovere la nuova stagione, gli open day o qualsiasi altra cosa.

Rispetto ai tradizionali media quali radio, TV spot, giornali, quale è stato l'impatto avuto dalla comunicazione digitale?

Usiamo diverse piattaforme per comunicare gli eventi al pubblico locale. Durante l’anno inviamo parecchie rassegne stampa alle televisioni, radio e giornali locali: normalmente vengono accolte bene. Non ci rivolgiamo spesso alle pubblicità a pagamento: sono piuttosto care e pensiamo che ci sono modi migliori per spendere soldi a favore della community dei drum corps. Mettiamo parecchie energie nei media online come il nostro sito web, che è in cinque lingue (incluso l’italiano, grazie al nostro membro del web team Nicola Esposito) i social media e naturalmente il live webcast. Il webcast è cresciuto fino ad essere diventato il grande volano del nostro evento: con il webcast noi vorremo mostrare al mondo cosa sta succedendo a Kerkrade. Molte migliaia di fans in tutto il mondo lo guardano e speriamo che un giorno verranno a godersi lo spettacolo dal vivo :) . C’è anche una ragione per la quale vorremmo tenere il webcast gratuito: vogliamo raggiungere quante più persone possibili. Fortunatamente quest’anno molti fans hanno sostenuto il webcast finanziariamente attraverso una campagna di crowd funding: è stato fantastico vedere il loro sostegno e vorremo quindi ringraziare ognuno di loro.

Come la multicanalità digitale (twitter, sito, youtube, facebook) favorisce la diffusione delle marching news nel mondo dei D&BC?

I social media sono diventati veramente importanti: adesso sono la nostra via principale di comunicazione. Drum corps è una vera community e i social media sono il mezzo ideale per diffondere il “virus dei drum corps” :) . Tutte le notizie che pubblichiamo sul sito web sono pubblicate anche su Facebook e Twitter, inoltre postiamo video del webcast su Youtube. Collaboriamo con le associazioni partner e pubblicizziamo i nostri eventi e i loro. Abbiamo anche il DCE Video Vault dove i fans possono vedere tutte le esibizioni del campionato di quest’anno e di quelli precedenti.

Veniamo ora a qualche domanda più di carattere generale. Come vedi lo sviluppo delle attività legate ai D&BC a livello europeo?

I Drum Corps al momento vanno piuttosto forte in Europa. Quest’anno abbiamo visto il campionato più seguito di sempre e anche le nostre associazioni partner ne hanno parlato bene. Ma le marching activity continuano ad essere limitate e noi intravediamo un enorme potenziale di crescita di questo genere di attività in Europa. La chiave è la cooperazione con i nostri partner. Abbiamo tutti i medesimi obiettivi, quindi perchè non lavorare assieme e potenziare lo sviluppo? In Irlanda da quando si è creata la partnership tra IMBA (Irish Marching Bands Association ) e DCE, abbiamo visto come siano successe grandi cose, ciò è fantastico. Abbiamo altresì riscontrato un incremento della cooperazione tra i vari gruppi, con scambio di conoscenze ed esperienze. L'attività beneficerà di questi scambi di informazioni. Inoltre, credo che i giovani siano davvero importanti. Insegnando e ispirando i ragazzi ad essere coinvolti si fa un investimento per il futuro. I Drum Corps sono davvero un grande ambiente per i ragazzi: si impara la musica, si fa contemporaneamente uno sport e si lavorare insieme agli altri in una squadra, per un obiettivo comune. Non trovo nessun'altra attività che metta assieme, contemporaneamente, tutte queste cose.

UK e Olanda oggi sono al top, sono leader tra le nazioni dove si pratica il marching in Europa. Il grande gap tecnico/culturale tra loro e le altre nazioni è evidente a tutti: pensi che questo divario possa essere colmato nel futuro?

Il gap si sta colmando intanto che parliamo! Guardate i forti gruppi tedeschi: ci sono più gruppi tedeschi che olandesi nelle finali della Premier class. E senza dimenticare Mosson Secutores: al loro debutto si sono classificati in 7° posizione su 14 gruppi della Premier Class. E' stato davvero notevole, e credo che abbia posto in maniera ben definita e immediata l'Italia, nella mappa europea dei Drum Corps. Ho sentito molte persone dire che la loro performance è stata una delle più apprezzate dal pubblico nell'intera giornata. Si, UK e Olanda sono forti, ma con 5 diverse nazioni rappresentate nella finale della Premier Class c'è un grande potenziale.

Abbiamo letto nelle news, che in Europa la stagione invernale è in crescita grazie agli Indoor Music Games: raccontaci qualcosa in merito.

Ci piacerebbe vedere le attività marching crescere in Europa. Gli Indoor Music Games, consistono in una serie di eventi SoundSport -supportato dai nostri amici del Drum Corps International- (n.d.r. Format DCI) e sono un eccellente modo per coinvolgere quei gruppi che al momento non hanno risorse per competere nella stagione estiva. Gli Indoor Music Games si concentrano a livello regionale, il che è molto più sostenibile per i gruppi che non devono spostarsi troppo per fare fare il loro spettacolo. Anche se non c'è un campionato (n.d.r evento conclusivo di un giorno) il gruppo con il più alto punteggio stagionale conseguito, sarà il campione di quella stagione. Tutti gli show si terranno in palazzetti dello sport, e la stagione sarà da considerarsi primaverile, con eventi che vanno da febbraio a maggio. Ciò permetterà anche ai gruppi che lo desiderano, di proseguire e competere nella stagione estiva.

Ultimo ma non meno importante: hai qualche notizia, "voce", per la prossima stagione 2016, che possa essere condivisa con tutto il pubblico italiano?

Non vediamo l'ora di iniziare la stagione 2016, sia con gli Indoor Music Games che con gli European Music Games. Il 2015 è stato indubbiamente un anno positivo e speriamo che il 2016 sia ancora meglio! Siamo già stati contattati da nuovi gruppi e da gruppi che il prossimo anno vogliono ritornare a competere. Non posso darvi ancora dei nomi, ma le cose sembrano veramente buone. Sono sicuro che gli appassionati europei saranno molto interessati dagli sviluppi italiani e speriamo che il 2016 sia memorabile.

Per leggere l'intervista enlla sua versione originale in inglese questo è il link: https://www.marchingband.it/content/marco-janssen-interview