Una testimonianza che lusinga marchingband.it

Sono quasi 30 anni che suono in banda, ero la più piccola allieva della neonata banda del mio paese, si chiamava "La Primavera" ed eravamo tutti ragazzini neofiti. Eravamo molto teneri da guardare, meno gradevole era ascoltarci. Alcuni anni dopo quando "La Primavera" stava sfiorendo, io e alcune amiche andammo con la banda di un paese vicino. Era diversa da quella del mio paese, c’erano le majorettes e non suonavano marcie ma canzoni.

Questo articolo viene pubblicato a testimonianza di come marchingband.it sia un elemento per la comunicazione e ladiffusione di informazioni quando si parla di Marching Band.

 

Ringraziamo Lorella per il contributo. 

E soprattutto suonavano. Io e le mie amiche eravamo le uniche femmine che suonavano e orgogliosissime esordimmo al Carnevale di Viareggio, la domenica successiva a Verona. Era il 1976. Appena maggiorenne sono diventata la segretaria della banda, mi ci sono sposata e con il pancione e la divisa sbottonata perché non arrivava sono stata a suonare a Venezia suscitando sguardi divertiti. In tutti questi anni abbiamo girato molto e di bande ne ho viste un’infinità convincendomi che la mia era proprio una gran bella banda, sicuramente una delle migliori. Un repertorio molto buono, moderno e strumentato per noi dal nostro maestro, un bel gruppo di ragazze che facevano qualcosa in più che muovere i pon pon o girare la mazzetta: ballavano. Uno zoccolo duro di musicanti in gamba che tiravano dietro il resto.

 

Una spettacolare immagine della Folkloristica di Bettolle


Una decina di anni fa siamo stata per la prima volta in Francia, a Menton. E lì ho visto bande svizzere, olandesi , tedesche. Mi sono detta che erano altra cosa, forse professionisti, forse colleges dove si studiava musica (a differenza che in Italia dove alle superiori musica non esiste). Ho ridimensionato la mia banda ma mi sono consolata dicendomi che non erano italiane. Sempre pronti a migliorare abbiamo copiato i carretti inserendo le percussioni migliorando molto l’impatto sfilata. Prima la batteria, poi le congas infine ben 4 casse di cui una invidiabile. In questi ultimi anni siamo tornati a Menton, poi San Remo, Ventimiglia, Arco di Trento e fra i gruppi italiani ne uscivamo sempre egregiamente. Lo scorso anno proprio in un paese qui vicino ho visto per la prima volta la Millenium. E’ stata una visione lampo, era un circuito e suonavamo anche noi quindi non ho avuto modo di vedere molto. Alcuni amici tra il pubblico mi hanno raccontato cosa facevano e che non avevano mai visto niente del genere. Ho collegato alle bande viste in Francia e a San Remo. Ma quelli erano di Bergamo! Ma! Chissà chi erano, forse professionisti.

 

Alcuni mesi fa in un forum di bande una ragazza parla di Marching band, io mi incuriosisco perché la mia banda non ha molto a che fare con le bande che suonano le sinfonie e le marcette, forse avevo trovato qualcosa di più vicino al nostro modo di fare musica. Mi indirizza a marchingband.it e finalmente scopro questo mondo. Faccio domande a destra e manca (perdonatemi lo so che vi ho assillato!) e trovo molte persone disposte a spiegarmi, a mandarmi foto, dvd . Il tutto condito da un entusiasmo contagioso. Mi insegnano siti dove posso scaricare brevi filmati americani che mi sconvolgono, siti dove si vendono divise stupende. Imparo termini mai sentiti prima, il drill, le color guard, il mellophono, gli snare!!!Scopro che il " clinic" non è una versione americana dell’ ospedale ma uno stage. Quando racconto questo ai miei colleghi di banda mi guardano straniti pensando che sia diventata pazza. Loro ancora non sono entrati in contatto con il virus. Io si, contagiata in pieno!!

 

Lorella.