Leadership

Ciao a tutti,

che dire …., prima di tutto complimenti a chi ha ideato e gestisce questo portale, è un’idea interessante e di sicuro diventerà il punto di ritrovo per tutti i marching bandisti italiani.

Daniele Valeri (band director della MB di Lonate Ceppino) qualche giorno fa mi ha chiesto di scrivere una articolo da pubblicare su marchingband.it, allora ho dato un’occhiatina al sito web. Rinnovo i complimenti in quanto si è già sviluppato un buon riscontro di pubblico, il che non fa male alle marching band italiane.

A tutte quelle persone che hanno deciso di marciare in una MB, dico che avete intrapreso un viaggio magico, un viaggio speciale, un’esperienza unica e il bello deve ancora venire……

Molte persone mi chiedono cosa è una marching band e io rispondo: semplicemente la marchig band non è solo quello che vedi o senti suonare, ma è anche conoscere tantissime persone che condividono la tua stessa passione, il tuo stesso sogno.

Grazie a questo ho amici in tutto il mondo che hanno stima per il lavoro che faccio. Mai e poi mai avrei pensato di far parte di una rete di marching band cosi complessa che parte da USA e Canada, passa dall’Europa e giunge fino in Oriente ed in Australia.

E’ questa la forza delle marching band. Non c’è un’attività musicale cosi coinvolgente e cosi travolgente dove tutti sanno, tutti vogliono sapere, tutti vogliono scoprire, tutti si rispettano, tutti imparano e tutti devono trasmettere la propria filosofia.

Noi siamo appena partiti, c’è tantissima ostilità ma il pubblico ha già fatto la sua scelta,

adesso sta a noi dimostrare che marching band è bello.

Dobbiamo solamente credere in noi stessi, credere nella magia delle MB. La forza delle marching band è proprio questa: far parte di un qualcosa di inspiegabile, un circuito mondiale dove tutti mettono a disposizione il proprio tempo le proprie forze le proprie strategie per poi dare inizio allo spettacolo, lo spettacolo più esaltante che bandisticamente si possa fare.

Un virus……esatto, trasmettete pure questo virus, non fa male, più siamo e più ci divertiremo, non importa quale sia l’idea da mettere in campo ma conta creare sperimentare, imparare, soffrire, sudare, investire tempo e soldi.

Il lavoro in una MB è complesso e difficile; tutti devono dare tutto e di più, tutti devono partecipare, tutti devono assorbire quell’autostima e quella voglia di MB che credo non si assimili in un’ora, ma grazie alla quale le soddisfazioni sono tantissime ed inestimabili.

Questo perché coloro che hanno portato avanti la magia delle MB sono grandi persone grandi uomini, guardate il livello di alcuni campionati MB (marching band) o DC (drums corp) americani, giapponesi, indonesiani, tailandesi, canadesi, olandesi e tedeschi. Conoscete qualcosa di artisticamente cosi eccitante, cosi esaltante e cosi semplicemente bello e unico?

Sono dilettanti come noi; se sono arrivati a questi livelli è perché hanno sognato, lavorato, sacrificato il loro tempo; hanno creduto, hanno imparato a essere squadra, hanno imparato a superare i momenti difficili. Forse suonare e marciare sono le cose più semplici da fare la cosa più difficile è credere in quello che fai ma, soprattutto, in quello che fanno gli altri. Non a caso in molti Paesi le MB fanno parte di un programma scolastico: ci sarà un perché?

Concludo dicendo a tutte le MB, ai musicisti, alla pit, alle color guard, alle drum line, ai major, ai segretari e presidenti e a tutti gli addetti ai lavori e a tutte le persone che stanno dietro le quinte: andiamo avanti così, umili e con la convinzione che marching band è un’unica famiglia; che triste sarebbe il mondo senza le marching band.

Noi MB italiane, ricordiamoci che abbiamo riportato il pubblico alla banda.

Monza è stato solo l’inizio e che inizio…… il bello deve ancora venire.

Giovanni Regonesi

Band Director MillenniuM marching band